Trekking in Val di Cogne: Grivola e Gran Paradiso

Ritratto di stellov
stellov
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Data rilievo: 
8/08/2012
Dislivello: 
3 100 m
Lunghezza*: 
35.00 km
Tempo di salita o complessivo*: 
8h30'
Tempo di discesa: 
5h00'

Giorno 1:
Partiti da Genova alle 6 e 30, alle 9 e 30 siamo a Cretaz (1490m) pronti a partire.
Il cielo è perfettamente sereno, il clima caldo.
Lasciata l'auto inizia la salita al Bivacco Gratton (3200m).
La prima parte è nel bosco con un sentiero evidente che guadagna quota molto rapidamente con una lunga serie di tornanti passando per Les Ors e proseguendo poi al Casotto del Pousset Inferiore (2275m). Qui ne approfittiamo per una sosta (essendo partiti con gran passo e quindi in anticipo sui tempi), sfruttando la fontana lì presente.
Dal Casotto, per un trasverso, si scende leggermente per poi usciti dal bosco riprendere a salire su prati poco pendenti guadagnando i Casotti del Pousset Superiore (in rovina). Qui inizia un tratto gradualmente sempre più ripido a metà del quale si incrocia il bivio per la punta Pousset (2800m circa), dove pranziamo. Ripartiti guadagniamo il Col Pousset dove sorge il bivacco. L'ultimo tratto per il colle è su rocce e sfasciumi, con una traccia comunque ben visibile.
Il bivacco Gratton è una struttura in lamiera a 9 posti assai spartana ma posta in un ambiente splendido. La vista spazia sulla Val d'Aosta dal Dente del Gigante al Monte Rosa passando per il Grand Combin, l'Emilius, il Cervino. Mentre girando lo sguardo svetta l'imponente massiccio della Grivola a formare una grande conca alla cui base sorge il ghiacciaio del Trajo, che arriva a lambire le punte Bianca, Nera e Rossa della Grivola (meta di domani!). Al bivacco non ci sono fonti, ma poco lontano un nevaio residuo ci permette di rifornire l'acqua per il giorno dopo.
La sera e la notte in un ambiente del genere sono una cosa inspiegabile tanto lasciano un ricordo indelebile e profondo. La Grivola al tramonto è uno spettacolo, per non parlare poi della volta stellata imponente. Unica cosa è il freddo! Se è così ad agosto mi chiedo a gennaio come è!

Giorno 2:
Ci svegliamo giusto per vedere la bellissima alba che si apre con una Grivola rosso fuoco. La giornata è magnifica.
Partiamo intorno alle 8-8e30 dal bivacco. La salita nella primissima parte risale il pendio sopra il bivacco stesso che si presenta assai ripido e privo di tracce, fondamentali sono quindi gli ometti di pietra a guidarci. Superato il primo gradone ci troviamo sul crestone finale che, da largo e spazioso inizialmente, si fa sempre più sottile e adunco. Qui però la traccia è più evidente. Dal punto di vista tecnico segnalo soltanto un piccolo passaggio (8-10 metri) a destra di un roccione, in cui la pendenza piuttosto alta associata ad un po' di esposizione sul ghiacciaio sottostante potrebbero in caso di neve in cresta, creare qualche problema; per il resto è tutto sentiero. Quando ci passiamo noi comunque non c’è neve e non ci sono problemi.
Sulla vetta (3601m) troviamo la Nostra Lanterna con la croce di vetta e due olandesi saliti dal Sella. La vista è molto ampia: ai monti già visibili dal bivacco si aggiungono il Bianco, il Gran Paradiso e il suo massiccio e molti altri. Il clima è mite, però volendo fare anche il Col Lauson scendiamo senza perdere troppo tempo.
Il percorso coincide con quello della salita fino circa a quota 3300 dove si devia verso sud-est seguendo una traccia visibile da cui inizia un tratto a tornanti molto ripido che termina poi con un lungo traversone alle pendici della punta stessa con cui si guadagna il colle della Rossa (3183 m). Qui mi accorgo che entrambe le suole dei miei scarponi stanno cedendo! Dopo 7 anni di servizio entrambe nello stesso giorno hanno iniziato a staccarsi! Comunque rinforzandole con del nastro continuiamo imperterriti. Dal colle scendiamo giù con un bel sentiero a tornanti fino al bivio con l'alta via 2 (2820m), non dopo una sosta a riempire le borracce da una cascatella.
Dal bivio ricominciamo a salire verso il col Lauson (3299m). Il sentiero è un'autostrada, e per altro molto più frequentato di quello del giorno precedente. Io sono abbastanza stanco, ma non mollo il passo rapido di Federico se non negli ultimi tornanti prima del colle dove con un canalino dalla pietra verdastra si giunge ad una sorta di piccolo spiazzo da cui una larga cengia porta al breve pendio finale. Questa cengia comunque è resa più sicura da una catena.
Sono le 2 e finalmente, compattato il gruppo, mangiamo in vista della valSaverenche e di parte di quella di Rhemes. In discesa il percorso è lo stesso fino al bivio a 2820m dove ormai le mie suole ad ogni passo sballonzolano per i fatti loro. Da qui al rifugio Vittorio Sella (2585m) è poco, e per le 16e30-17 ci siamo. Ci godiamo i suoi comfort (compresa una bella birra) fino a cena (il primo piatto caldo dopo 2 giorni di pane e fontina), intanto do gli scarponi al gestore che gentilmente cerca di ripararli per riuscire a camminare domani.

Giorno 3:
Dopo una lauta colazione lasciamo il rifugio diretti ai casolari dell'Herbetet (2440m). Il sentiero, attraversato il ponte appena dopo il rifugio, sale leggermente fino al lago Lauson, dove si specchiano i ghiacciai dell'alta Valnontey. Da qui la traccia diventa più impervia fino ad un breve tratto ben attrezzato (nessun pericolo particolare grazie a corde e gradini artificiali)dopo il quale si perde quota bruscamente con 4 o 5 tornantine fine ad entrare in un largo vallone. Il sentiero è sempre ben evidente ma stretto e abbastanza scosceso. Nell'incavo del vallone scorre un fiume (necessario guado su pietroni) presso il quale siam costretti a sosta per le mie scarpe che han nuovamente ceduto. Ci mettiamo il nastro rimantente e speriamo bene. Dopo un tratto in salita lasciato il fiume si esce dal vallone e, con qualche sali scendi, si arriva ai casolari (fontana!). Da qui c'è una gran bella vista sul massiccio del Gran Paradiso la cui punta rimane però nascosta.
Dopo una sosta decidiamo comunque nonostante le scarpe in pessimo stato di salire al bivacco Leonessa (intorno a 2900m). Lasciamo un paio di zaini ai casolari per essere più veloci e leggeri portando con noi il minimo indispensabile e saliamo su. Il sentiero è ben evidente nella prima parte prendendo bene quota, poi superato un bivio inizia un tratto su rocce in cui di nuovo sono fondamentali gli ometti di pietra per trovare la via e arrivare al balcone naturale in cui sorge il bivacco. Qui stacco una suola di cui ormai non rimaneva che un lembo attaccato e mi affido ai resti dell'altra, oltre che ad un bastone trovato lungo il cammino. La discesa in questo stato non è però poi troppo impegnativa e per l'ora di pranzo siamo di nuovo ai casolari dove mangiamo e ci godiamo un'ora di sole. La discesa da qui è ben presa, con un tornantone si passa un grosso gradino roccioso per poi entrare nel bosco fino a scendere al bivio per i bivacchi dell'alta Valnontey. Da qui inizia un lungo tratto in lieve discesa prima su sentiero, poi su sterrato e infine su asfalto fino a Valnontey dove tolgo anche l'altra suola ormai agli sgoccioli. Di lì per l'invernale pista di fondo (sterrata) scendiamo al prato di S.Orso evitando così l’abitato di Cogne, ma costeggiando invece il fiume. Arriviamo così a Cretaz dopo 19Km di cammino! I piedi non sono proprio in ottimo stato date anche le condizioni delle scarpe.
Comunque la soddisfazione è grande e coroniamo questi 3 giorni con una super mangiata Valdostana in un ristorante di Cogne per poi affrontare le 3 ore di auto fino a Genova
Un trekking MAGNIFICO! Grazie ai miei compagni di gita.

Ho caricato anche 2 video su youtube: "alba al bivacco Gratton" e "Punta Rossa della Grivola 9/8/2012 panorama commenti e saluti"

Avvistamenti faunistici: Marmota marmota, Rupicapra rupicapra, Capra ibrex