Oltre le vette 2009

da Sabato, 3 Ottobre, 2009 - 00:00 a Domenica, 11 Ottobre, 2009 - 00:00
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Il programma della rassegna Oltre le vette occupa l’intera giornata di sabato 3 ottobre a Belluno

Sabato 3 ottobre la rassegna Oltre le vette – Metafore, uomini, luoghi della montagna presenta un programma che occupa l’intera giornata.

Si inizia il mattino alle 9,30 all’Auditorium Comunale di Piazza Duomo con il convegno di studi organizzato dalla Società Medico-Chirurgica Bellunese, la Sezione CAI “Francesco Terribile” di Belluno e l’Associazione Medici Sportivi. Il tema di quest’anno è, come in passato, di grande respiro, e tale da interessare non soltanto gli operatori sanitari, ma anche il grande pubblico dei frequentatori delle montagne. Andar per monti ai tropici: problemi sanitari, questo il titolo del convegno che vedrà come relatori medici specialisti e con esperienza di spedizioni extraeuropee. Ormai le spedizioni di alpinisti e trekker sulle montagne lontane sono frequentate da migliaia di persone, in ogni stagione. I problemi medici non sono solamente legati all’altitudine, ma anche alle difficili condizioni sanitarie degli ambienti attraversati. Problemi con il cibo e, soprattutto, l’acqua, gli insetti, l’igiene, per non parlare degli stress psicofisici legati al sonno o alla fatica: sono tutti temi che richiedono attenzione e sui quali, da tempo, la medicina discute cercando rimedi, individuando strumenti di prevenzione, promuovendo corrette modalità di comportamento per chi sale le montagne di paesi lontani. Gli interventi riguarderanno le spedizioni in America del Sud, in Africa e in Himalaya, mentre sono previsti diversi contributi specialistici.
Il pomeriggio alle 18, sempre all’Auditorium Comunale, verrà presentato il volume Berhault, di Michel Bricola e Dominique Potard, CDA & Vivalda editori. A parlarne saranno Michel Bricola e Linda Cottino, direttrice della rivista ALP. Patrick Berhault era un magnifico alpinista, un vero innovatore, autore non soltanto di un’infinità di prime salite e di grandi imprese sia sulle falesie in riva al mare sia sulle grandi pareti delle Alpi e delle montagne extraeuropee (ha salito anche diversi 8000), ma una persona colta e sensibile, protagonista delle grandi trasformazioni dell’alpinismo in Europa a partire dagli anni Ottanta. In pratica il free climbing gli deve moltissimo, con la sua capacità di rinnovare completamente il gesto e la visione della scalata su roccia. Ma furono straordinari anche i suoi pazzeschi concatenamenti sul Monte Bianco, le sue traversate lungo goulottes ghiacciate, i suoi lunghi raid in cui, per settimane, scalava una via lunga e difficile ogni giorno. Come fece nel 2001 sulle Alpi intere. Nell’ottobre di quell’anno, durante la quinta edizione di Oltre le vette, Berhault fu protagonista di una bellissima serata al Teatro Comunale, affascinando e divertendo gli spettatori con il suo italiano stentato, però sufficiente a far capire la profondità della sua visione e la grandezza dei suoi progetti. In quelle giornate bellunesi Patrick andò ad arrampicare alla Parete dei Falchi, nei pressi di Soverzene, e chi ebbe la fortuna di accompagnarlo raccontò di una persona di una cortesia e di una semplicità straordinarie, a dimostrazione che Berhault era un grande uomo, prima che un grande alpinista.
Purtroppo, come molti sanno, Berhault è caduto durante il tentativo di salire tutte le 82 cime delle Alpi che superano i 4000 metri nella stagione invernale – primaverile. Il 28 aprile 2004 una caduta dalla cresta del Dom de Mischabel in Svizzera, ha segnato la fine di quest’uomo fortissimo e gentile. Il libro del suo grande amico Michel Bricola e di Dominique Potard ne ripercorre la grande avventura esistenziale, l’originalità della visione, la profondità degli affetti e delle passioni. Linda Cottino, che lo conosceva bene, è la giovane direttrice del più importante periodico di alpinismo italiano, la rivista ALP che, nata nel maggio del 1985, continua a segnare un punto fermo nel panorama della cultura e dell’informazione alpinistica in Italia.
La sera alle 21 il Teatro Comunale ospita il primo alpinista di questa edizione di Oltre le vette, Elio Orlandi con il suo spettacolo I colori delle emozioni. Orlandi, trentino, nato nel 1954, è guida alpina, alpinista e regista. La sua lunghissima carriera è fatta di prime salite e prime ripetizioni in Dolomiti, in Himalaya e, soprattutto, in Patagonia. Le montagne si chiamano Cerro Torre, Torri del Paine, Torre Egger, Fitz Roy, Aconcagua, Baghirati, e molte, molte altre. Come la splendida via nuova sulla parete est del Cerro Cota, tra le Torri del Paine, aperta con Rolando Larcher, Fabio Leoni e Michele Cagol. Ma Orlandi è anche un apprezzato regista e le sue opere hanno ottenuto in diverse occasioni premi nei maggiori festival internazionali del settore (l’ultimo qualche settimana fa, a Huaraz, in Perù). Tra le sue opere cinematografiche più note ci sono Magico Est, Patacorta, Cuore di Ghiaccio, Cerro Torre... Nord e ancora Nord. Tornato da pochi giorni dalle grandi pareti di granito del Pakistan, Orlandi ci presenterà i suoi filmati più recenti e ci mostrerà alcune immagini della sua ultima spedizione.
L’ingresso della serata è a pagamento; intero 6 €, ridotto 5 €. La biglietteria del teatro sarà aperta dalle 19.