Bocchetta Roma

Ritratto di Cai56
Cai56
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Difficoltà: 
T3
Quota di partenza: 
1 955 m
Quota di arrivo: 
2 898 m
Dislivello: 
953 m
Tempo di salita o complessivo*: 
6h30'

Introduzione

Gita grandiosa per il panorama dominato dal Monte Disgrazia e dai Corni Bruciati; ricalca parzialmente l'ultimo tratto (ritorno a valle) del famoso Sentiero Roma e - fino alla Bocchetta - è la salita iniziale della gara di skyrace "Trofeo Kima". Per chi se ne appassiona, l'interesse petrografico-mineralogico dell'area è altissimo.

Descrizione

Dall'ampio piazzale, seguendo le indicazioni, si percorre la sconnessa pista che porta all'imbocco del sentiero - recentemente riadattato dall'ERSAF (SIC- sito di importanza comunitaria) - che contorna sulla sinistra la splendida spianata di Predarossa 1955m. Al suo termine si rimonta la morena frontale del Ghiacciaio del Disgrazia, ormai ricoperta di erbe, cespugli e dagli ultimi larici. Il sentiero, sassoso e talora torrentizio, conduce in breve ad un secondo ripiano parzialmente paludoso, dove convergono anche le morene laterali. Sul versante destro della valle incombono le pareti rosse dei Corni Bruciati; di fronte ad essi il sentiero - ora molto ripido e gradinato a blocchi - risale una sorta di canale che porta al terrazzo superiore della Valle di Predarossa. Si procede in salita moderata ma continua con una lunga diagonale fino a raggiungere il visibile Rifugio Ponti 2559m.
Quest'ultimo tratto presenta una molteplice varietà di varianti di percorso - più o meno dirette - dovute al grande passaggio.
Il sentiero prosegue - sempre molto ben segnalato - alle spalle del rifugio: alterna brevi tratti di traccia ghiaiosa a lunghe traversate su grossa ganda, dove è necessario muoversi con precisione da un blocco granitico all'altro. In circa un'ora si raggiunge il valico della Bocchetta Roma 2898m.
Da qui è possibile - in circa un'ora di cammino andata e ritorno - raggiungere il visibile Bivacco Kima sul percorso del Sentiero Roma nell'anfiteatro della Val Cameraccio. Per fare questo, bisogna calarsi dal versante OVEST della Bocchetta con percorso ben attrezzato -. catene, gradini scavati e appoggi metallici - fino al nevaietto basale e poi attraversare a saliscendi un tratto di ghiaione.
Per il ritorno è interessante compiere un giro diverso fino al Rifugio Ponti. Senza alcuna traccia né segnalazione, fra blocchi anche molto grossi e lastroni inclinati (passaggi fino al II° grado evitabili con ampi giri), si tende al filo della morena laterale del ghiacciaio del Disgrazia, che si raggiunge nei pressi di una colata di massi rossi. Il vertice della morena è percorso da un sentierino - a tratti esposto e sempre franoso - che è il tracciato di avvicinamento per l'ascensione al Monte Disgrazia. Scesi all'altezza del rifugio, il sentiero cala dalla morena su un percorso segnalato proveniente da sinistra (ex Rifugio Desio al Passo di Corna Rossa). In breve al Rifugio Ponti e da qui si riprende il percorso dell'andata fino a tornare al piazzale di Predarossa.

Informazioni generali

Segnavia: bolli bianco/rossi
Tipologia percorso: parzialmente circolare
Periodo consigliato: luglio, agosto, settembre, ottobre
Pericolo Oggettivo:
Esposizione al sole: sud
Tratti esposti:

Riferimenti bibliografici

Accesso stradale

Da Milano ad Ardenno lungo le statali 36 e 38; alla rotonda all'altezza della stazione ferroviaria si svolta a sinistra in direzione Val Masino. Si risale tutta la vallata lungo la provinciale fino alla frazione Filorera: qui, invece di proseguire per S.Martino, si imbocca a destra la strada per Predarossa. Si raggiunge, con 12 chilometri di curve e tornanti, il piazzale terminale dove parcheggiare senza problemi. Notare che un tratto intermedio di questa strada è sterrato e percorribile dai normali mezzi solo con estrema cautela; condizioni atmosferiche particolari (valanghe, temporali, piogge prolungate...) spesso inducono le autorità locali ad ordinarne la chiusura. In questo caso l'escursione si allunga di circa 3 ore.

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