Col de Malatra

Ritratto di ivano_ruffoni
ivano_ruffoni
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Difficoltà: 
T2
Quota di partenza: 
1 695 m
Quota di arrivo: 
2 925 m
Dislivello: 
1 230 m
Tempo di salita o complessivo*: 
3h30'
Tempo di discesa: 
2h15'

Introduzione

Il Col de Malatrà è una strettissima apertura che mette in comunicazione la Comba des Merdeux (dal patois "merze", "luogo di larici") con il Vallone di Malatrà. Il toponimo "malatrà" probabilmente deriva dal tardo latino "malastrà", ovvero "passaggio cattivo, disagevole". L'itinerario, con ampi panorami sul Monte Bianco e su Les Grandes Jorasses, sale al rifugio Walter Bonatti, percorre il grazioso vallone di Malatrà in direzione della parete Nord de la Grande Rochère e piega a Nord-Est verso il Col de Malatrà. Dal colle si apre anche la vista verso il Grand Combin.

Descrizione

Qualche metro a valle del ponte (1695m) parte il segnavia (28) per il Col de Malatrà (in alternativa, un centinaio di metri a monte del ponte, in prossimità di un parcheggio, parte la via per Giué). Si sale lungo una larga pista sterrata che a svolte, in un bosco di larici, conduce decisa (con possibilità di ancor più ripide scorciatoie) fino all'incrocio per la Val Arminaz e l'Alpage Sécheron. Si continua a salire a sinistra, si esce dal bosco e si rimontano verdi pascoli fino al Rifugio Walter Bonatti (2025m, 0h45'), splendido balcone panoramico su Les Grandes Jorasses e il Monte Bianco. A destra del rifugio la traccia conduce ai ruderi dell'alpeggio di Malatrà inferiore e, sempre per prati, all'alpeggio di Malatrà superiore (2213m, 1h10'). Trascurata la deviazione verso destra, segnavia (42), per il Pas entre deux Sauts, ormai in vista dell'alpeggio di Giué superiore, si attraversa il torrente su una passerella di legno e si esce al vasto piano del vallone di Malatrà. Il sentiero continua sulla destra orografica verso la testata della valle, in direzione della parete Nord de la Grande Rochère. Giunti in fondo alla conca si rimonta a sinistra una balza erbosa fino ad affacciarsi ad un ripiano. Piegando nuovamente a sinistra si attraversano gli ultimi pascoli e, in lontananza, appaiono i detriti, gli sfasciumi e la pietraia finali. Un lungo traverso sotto le pendici del Mont Tsichette (o Trichette) e si è al Col de Malatrà (2925m, 3h20'), strettissima apertura fra la cresta rocciosa.
Il ritorno è per il medesimo itinerario: si scende a Malatrà Superiore (2213m, 1h30'), poi al Rifugio Walter Bonatti (2025m, 1h50') e, seguendo le numerose scorciatoie, si cala al ponte di partenza (1695m, 2h20').

Informazioni generali

Via:
Segnavia: -
Tipologia percorso: circolare
Periodo consigliato:
Pericolo Oggettivo:
Esposizione al sole:
Tratti esposti:
Acqua:

Riferimenti bibliografici

  • Massiccio del Monte Bianco, Carta dei sentieri e dei rifugi, foglio 4, 1:50000, IGC
  • Valdigne Mont-Blanc, Les Sentiers 1:50000 - Comunità Montana Valdigne, Hapax, 2003

Accesso stradale

Galleria fotografica

Col de Malatra: ci siamo stati!

#ai piedi del Bianco: relazioni itinerari

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