Col du Mont

Ritratto di inalto
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Quota di partenza: 
1 985 m
Quota di arrivo: 
2 639 m
Dislivello: 
654 m
Tempo di salita o complessivo*: 
2h45'
Tempo di discesa: 
2h00'

Introduzione

Passeggiata lungo il sentiero bellico che attraversa l'ampio vallone di Saint Grat e salita al lago incassato tra le rocce della Testa del Rutor. Sullo sfondo la Testa del Rutor vi accompagnerà lungo tutto il percorso.

Descrizione

Una volta giunti a Bonne, paese che si erge sulle pendici occidentali della Valgrisenche in corrispondenza della diga di Beauregard, si procede in macchina lungo la riva del lago per circa 3km, a questo punto la strada comincia a scendere e sulla destra troviamo una strada poderale che risale sterrata e vietata al traffico. Parcheggiate la macchina e proseguite a piedi seguendo la segnaletica del sentiero (6). Salendo si può scorgere sulla sinistra il vallone che porta al rifugio Bezzi.
Dopo pochi minuti giungerete all'agglomerato "Grand Alpage" dove vedrete, proseguendo sulla destra, un monumento dedicato a 33 operai morti sotto una valanga nel tentativo di raggiungere il Col du Mont sotto la minaccia delle armi nel gennaio del '45.
Continuando lungo la strada che segue la costa si giunge all'alpeggio di Revera a quota 2070m. Qui si può scorgere il rifugio diroccato che rappresenta la frontiera franco-italiana sul Col du Mont. La strada sterrata finisce e guardando in basso, verso sinistra nel vallone, si scorge una stele di pietra che indica il luogo della sciagura del '45.
Proseguendo lungo il sentiero si giunge al ponticello che attraversa il torrente Grand'Alpe ci si trova di fronte ad un bivio e si prende il sentiero (7) sulla sinistra (scegliendo la strada a destra si giungerebbe al lago di San Grato). Seguendo questo percorso, che nell'ottocento era militare, si sale a mezza costa fino ad incontrare dei ruderi. Si tratta di una piccola caserma costruita dai fascisti nel 1938 ed incendiata alla fine del conflitto dai soldati tedeschi in fuga. Da lì bisogna percorrere altri 200 metri di dislivello per giungere in cima al colle. Il quest'ultimo tratto è possibile trovare ancora dei nevai, soprattutto se lo si percorre all'inizio dell'estate. Dal colle si possono scorgere ancora le barricate di filo spinato dell'ultima guerra ed i resti del ricovero "Capitano Mathieu", eretto nel 1893.

Cenni storici

Anticamente il Col du Mont rappresentava un'importante via di comunicazione con l'Alta Savoia. Gli abitanti della Valgrisenche lo hanno sempre attraversato per cercare un'opportunità di lavoro in Francia (erano molto apprezzati i nostri spazzacamino) o per scambi commerciali. Questi scambi hanno fatto sì che si venisse a creare un certo legame tra i due popoli. Per festeggiare l'unione che lega ancor oggi la Valgrisenche con la vicina Savoia, ogni anno nel mese di luglio le due comunità si danno appuntamento al colle.
Anche nel periodo delle guerre mondiali questo valico transalpino veniva spesso attraversato dai contrabbandieri in cerca dei generi di prima necessità.
Proprio per la posizione strategica il Col du Mont ha sempre rivestito una certa importanza anche dal punto di vista militare. Questo però, non ha giovato alla popolazione locale perché le varie armate che nei tempi lo hanno attraversato od occupato hanno spesso portato a Valgrisenche distruzione, saccheggi e preteso salati pedaggi.

Autore

  • Consulta tutte le relazioni di escursionismo di Alain Martini
  • Consulta la pagina di [[Alain Martini]]

Bibliografia

Cartografia