Lac de la Plate

Ritratto di giancarloberetta
giancarloberetta
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Introduzione

Il lago, non molto esteso, è collocato in un isolato anfiteatro di monti che vanno, da destra verso sinistra, dal Mont Nix al Mont Favre ed al più elevato Mont Berrio Blanc. L'escursione si svolge in luoghi tranquilli e non molto frequentati dai camminatori e si sviluppa tra la valle di La Thuile ed il colle d'Arp, sul quale arrivano gli impianti di risalita di Courmayeur, percorrendo il solitario vallone di Youlaz dalla caratteristica forma a "U" a testimonianza della presenza di ghiacciai in epoche remote.

Descrizione

Se si parte dalla stradina in salita si percorrono alcune centinaia di metri e, dopo un ponte, si trovano le paline sul muro di una casa all’inizio di una stradina (Ruelle du Clou) sulla destra. Se invece si parte dal piccolo parcheggio si entra nell’abitato e svoltando a destra si raggiunge la chiesetta, si gira ancora a destra e al secondo vicolo a sinistra si trovano le paline sopra citate.
Si sale nel bosco compiendo una traversata a mezza costa verso sinistra e poi verso destra; dopo numerosi tornanti in cui la pendenza si accentua, si passa vicino ad un rudere di una casa e poco oltre si attraversa su di un ponticello un impetuoso torrente giungendo ad una strada interpoderale. Subito di fronte si trova il proseguimento del sentiero, ben segnalato dalle paline, che arriva ad incrociare nuovamente la strada appena sopra l’alpeggio di Arp desot. Proseguendo ora per la poderale si incontra un bivio dopo alcuni tornanti, si prende la diramazione di sinistra e superate le sottostanti case di Peson si esce dal bosco. Si prosegue sotto un costone roccioso e, passati di fianco ad una baita vicino ad una cascata, dopo alcuni tornanti ci si inserisce nell’ampio vallone di Youlaz in prossimità dell’alpeggio di Mayen de la Youlaz, attualmente in fase di ristrutturazione. In fondo al vallone troneggia la ghiacciata parte sommatale del monte Bianco che, nelle giornate serene, si incastona splendidamente tra il verde dei pascoli e l’azzurro del cielo.
Dopo aver oltrepassato dei ruderi a destra della traccia si giunge ad una palina che ci indica di proseguire per il fondo del vallone in direzione nord. Con una pendenza più moderata si attraversano i pascoli di fondo valle e si giunge ad una seconda palina segnaletica che, fecendoci tralasciare la traccia per il colle d’Arp, ci fa svoltare decisamente a sinistra guadando il piccolo torrente e indirizzandoci nel vallone che ha alla sua testata il monte Berrio Blanc. La traccia, che ora aumenta di pendenza, si fa sempre meno evidente, costeggia le pendici meridionali del Monte Nix e, passando a mezza costa sopra il fondo del valloncello, superato un primo piccolo pianoro raggiunge il bacino del lago. Se non si trova la labile traccia basta seguire, senza percorso obbligato, il fondo del valloncello camminando, tra i massi erratici sparsi nei saliscendi, nelle vicinanze del torrente che non è altro che l’estuario del lago.
Il ritorno avviene per lo stesso itinerario dell’andata.

Galleria fotografica
Lac de la Plate (2422 m) - © 2007 Giancarlo Beretta Lac de la Plate (2422 m) - © 2007 Giancarlo Beretta Lac de la Plate (2422 m) - © 2007 Giancarlo Beretta Lac de la Plate (2422 m) - © 2007 Giancarlo Beretta Lac de la Plate (2422 m) - © 2007 Giancarlo Beretta
La partenza Paline Arp desot Baita con cascata Vallon de Youlaz
Lac de la Plate (2422 m) - © 2007 Giancarlo Beretta Lac de la Plate (2422 m) - © 2007 Giancarlo Beretta Lac de la Plate (2422 m) - © 2007 Giancarlo Beretta
Seconda palina Vallon des Charmonts Pendici meridionali del Mont Nix

Bibliografia:

* L. Zavatta, Le Valli del Monte Bianco, Rimini, 2000

Cartografia:

* La Thuile - Carta dei Sentieri 1:25000 - Libreria Editrice L'Escursionista - 2004