Lago Gelato

Ritratto di massimo
massimo
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Quota di partenza: 
1 300 m
Quota di arrivo: 
2 597 m
Dislivello: 
1 297 m
Tempo di salita o complessivo*: 
3h30'
Tempo di discesa: 
2h00'

Introduzione

Immersi nel Parco Regionale del Mont Avic si potrà camminare in un ambiente ancora incontaminato ricco di spunti storici: infatti sono qui presenti resti di attività estrattiva.

Descrizione

Parcheggiata l'auto nel comodo parcheggio in località Völla (1300m) si imbocca subito una stradina lastricata a destra della chiesetta del villaggio, che diventa quasi subito una strada poderale e senza grande dislivello si addentra nel parco attraversando un bel bosco di larici e latifoglie. Ben presto si staglia di fronte a noi l'imponente sagoma del Mont Avic. Durante il percorso potrete effettuare delle piccole soste per leggere i pannelli messi a disposizione dal Parco Regionale che informano sull'ecosistema della zona.
Superato un ponticello in legno, dopo qualche centinaio di metri incontriamo sulla destra il bivio per il Mont Barbeston: proseguiamo sempre diritto sul sentiero Segnavia n°5c fino a raggiungere dopo circa 20 minuti la località detta Magazzino: a questo punto si prosegue sempre sul sentiero Segnavia n°5c posto davanti a noi (seguire la palina segnaletica). Il sentiero si inserisce in uno splendido bosco di Pino silvestre e Pino uncinato (specie endemica nel Parco) risalendo la sinistra orografica del Torrente Chalamy. ll sentiero prende presto quota, attraversa un ponticello che supera le acque provenienti dal Col Varotta. Poco dopo una piccola passerella supera un ru. Lentamente il bosco si dirada e si apre a sprazzi una splendido scorcio sul fondo valle. Il sentiero costeggia sulla destra una bastionata rocciosa dalla quale discendono caratteristiche cascatelle, mentre sulla nostra sinistra si staglia il Bec l'Espic (2355m). Lasciati gli ultimi Pini uncinati si attraversa, con una serie di tornanti, ampi tratti di prateria alpina intervallati da detriti franosi. Il sentiero è sempre ampio, evidente e ben segnato, ogni tant, voltandoci ad osservare il percorso effettuato non possiamo non notare l'ottima vista sulle Dames de Challand, il Mont Néry e il Mont Crabun. Dopo circa 2h15' di cammino si raggiunge un tratto di mulattiera lastricata e sormontata da muri in pietra a secco; poco dopo si raggiunge un pianoro cosparso di rocce detritiche nel quale la mulattiera serpeggia evidente. Si riprende a salire ripidamente, lasciando sulla destra una bastionata, rocciosa passando ai fianchi di alcuni cunicoli delle miniere e risalendo rapidamente ai piedi di un grosso muro a secco. Qui il sentiero spiana di nuovo, attraversa un altro tratto di mulattiera lastricata e in pochi minuti giunge al lago Gelato (2597 m). Da qui si gode un ottimo panorama sul gruppo del Monte Rosa e sul Mont Avic. Il lago, annidato ai piedi del Mont Iverta (2939 m), deve il suo nome al fatto che è prevalentemente gelato durante il corso dell'anno. Nei suoi dintorni è possibile trovare esemplari di Campanula excisa, specie abbastanza rara nelle Alpi Occidentali.
Il rientro si svolge sullo stesso itinerario di salita.

Autore

  • Consulta tutte le relazioni di escursionismo di Massimo Martini
  • Consulta la pagina di [[Massimo Martini]]

Bibliografia:

* I monti di Aosta - Luca Zavatta - 2001 - Edizioni L'Escursionista
* Il Parco Naturale del Mont Avic - AA.VV. - 1995 - Kosmos Edizioni

Cartografia: Sentiers de la Communauté de Montagne Evançon
IGC 1:50000 - Foglio 9