Ligàri

Ritratto di Cai56
Cai56
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Data rilievo: 
7/04/2013
Difficoltà: 
T2
Quota di partenza: 
307 m
Quota di arrivo: 
1 092 m
Dislivello: 
785 m
Tempo di salita o complessivo*: 
4h30'

Introduzione

Itinerario poco conosciuto che conduce attraverso spettacolari vigneti (è recente la richiesta per entrare a far parte del patrimonio dell'UNESCO) verso antiche contrade sorte a servizio delle attività contadine: agglomerati di modeste abitazioni rurali, ma con inaspettate tracce artistiche di pittori e architetti locali. La meta è Ligàri (peraltro raggiungibile in auto), in invidiabile posizione panoramica, con il suo oratorio ottagonale edificato nel 1731. La discesa, ben segnalata come quasi tutta la gita, è più breve e ripida, con un ultimo tratto fra i vigneti di Triasso piuttosto esposto ed attrezzato di cavi corrimano: molto suggestivo.

Descrizione

Dalla Piazza Garibaldi in centro a Sondrio 307m si sale al Lungo Mallero Cadorna e lo si segue fino alla Piazza Cavour (più nota come Piazza Vecchia); si attraversa il fiume tramite la moderna passerella coperta (costruita dopo l'alluvione del 1987 e rialzabile per il caso di piene). Sull'altra riva - Lungo Mallero Diaz - si imbocca subito l'antica Via Romegialli, tenendosi a sinistra al primo bivio (bell'affresco del 1750); proseguendo fra antichi palazzi e cortili nascosti, si esce in Piazzetta Carbonera (Palazzo Carbonera del 1533). Per breve tratto si segue la Via De Simoni fino a svoltare a destra in Via Bassi ( Cappella dell'Annunziata, 1733, prima costruzione di una sorta di Viacrucis che avrebbe dovuto prolungarsi fino alla chiesa della Madonna della Sassella: 14 edicole progettate, 5 costruite). Si cammina lungo questa via fino ad oltrepassare una chiesa moderna e proseguendo poi per Via Quadrio; attraversata la provinciale per la Valmalenco ci si trova in uno slargo quadrangolare con giardino: tenendosi completamente a destra - indicazioni - si nota l'inizio del sentiero. E' il primo tratto di lunghi percorsi di servizio fra gli spettacolari vigneti costruiti ad irregolari terrazzi sorretti da muri a secco sfruttando ogni minima possibilità nell'orografia del versante. I cambi di livello avvengono mediante scalette di pietre o anche con gradini intagliati nella roccia; si incontrano piste cementate carrozzabili che attraversano da una contrada all'altra. L'itinerario raggiunge dapprima le Case Gualzi (538m) e, senza raggiungere Sant'Anna, si porta a Pradella di Sotto (671m), separata da una breve mulattiera da Pradella di Sopra (722m). Qui la segnalazione si fa oscura e carente: si attraversa in salita verso destra fra tutte le case fino ad una pista erbosa che entra nei prati; ad un incrocio a "T" si svolta asinistra e si prosegue lungo una mulattiera nel bosco (trascurare il più evidente prosieguo della pista verso destra). La salita è a tratti ripida in un ambiente isolato e piuttosto selvaggio: ad una sorta di trivio proseguire diritto per la massima pendenza (assenza di segnali); quando la pendenza diminuisce si raggiunge la radura erbosa dei Prati Vesolo (1025m). Seguendo verso monte la pista lastricata che scende alla baita più bassa si arriva - in corrispondenza di un largo tornante - sulla strada asfaltata Triangia-Ligari-Forcola; seguendola in blanda salita verso destra per poche centinaia di metri si raggiunge la contrada Ligàri (1092m). Fra le poche case è ubicato anche un piccolo ristoro. Per il ritorno, proprio accanto all'oratorio, inizia una mulattiera che, oltrepassato un piccolo ripetitore, scende ad attraversare un tratto più basso dell'asfaltata; da qui, a precipizio lungo un sentiero a pietre gradinate e sconnesse, fino al Lago di Triangia (898m), un piccolo bacino gradevolmente adattato ad area di sosta. Un ulteriore tratto, decisamente più agevole, porta al piccolo paese di Triangia (785m); attraversate le abitazioni e la strada provinciale, si accede ad un panoramico terrazzo morenico a prato, mantenendosi a destra di alcune vistose antenne a traliccio. Oltre un avvallamento paludoso si incontrano le segnalazioni per Triasso: la discesa è definita "per EE" e, in effetti, presenta alcuni tratti piuttosto esposti. Si scende ripidamente percorrendo le sommità di muri a secco, gradinate molto verticali, piccole cenge scavate nel pendio e terrazzamenti ormai abbandonati: dove necessario, non mancano cavi corrimano a monte e a valle della traccia. Attraverso un varco in una rete paramassi si entra fra le case di Triasso (432m); quindi nuovi passaggi fra le vigne conducono più comodamente all'agglomerato di case che circonda la chiesa della Madonna della Sassella (anno 1521) (299m) [nei pressi notevole palestra di roccia]; volgendo verso Sondrio si segue l'erbosa Via Valeriana (in una valletta l'edicola degli Apostoli) che in ultimo entra fra le ville in località Castellina, nei pressi dei tre campi dello stadio.

Informazioni generali

Via: da Sondrio
Segnavia: rosso/bianco/rosso
Tipologia percorso: circolare
Periodo consigliato: marzo, aprile, maggio, giugno, luglio, agosto, settembre, ottobre, novembre
Esposizione al sole: sud
Tratti esposti: discesa nei vigneti

Riferimenti bibliografici

Accesso stradale

Da Milano a Sondrio lungo le statali 36 e 38. Ampi parcheggi nella zona dello stadio. Da qui si prosegue a piedi lungo Viale Milano fino a Piazza Garibaldi.

Galleria fotografica