Passo del Coppo

Ritratto di francorino
francorino
0 votes
+
Vote up!
-
Vote down!
Quota di partenza: 
1 528 m
Quota di arrivo: 
2 616 m
Dislivello: 
1 088 m
Tempo di salita o complessivo*: 
4h00'
Tempo di discesa: 
3h30'

Introduzione

Escursione che prevede la salita, fino allo spartiacque sommitale, della valle del Miller verso la valle di Salarno; data la escursione altimetrica, è possibile osservare la complessa variazione vegetazionale in funzione dell’altitudine e della esposizione: dai boschi misti di latifoglie e conifere, agli ecosistemi erbacei di pascolo e arbusteti bassi, alle rupi e macereti alpini.

Descrizione

Nel primo tratto (un quarto d'ora di cammino) c'è una strada sterrata, percorribile anche in automobile in pochi minuti se si vuole usufruire del parcheggio a pagamento di malga Premassone (1585 m) dove, nei mesi estivi, è aperto un nuovo Ristoro-Rifugio con vendita di ottimi prodotti locali di malga. Si attraversa quindi il torrente Remulo seguendo la strada sterrata, e si prosegue per quella fino a ritornare di nuovo in sponda orografica sinistra; a questo punto termina la strada sterrata ed inizia la vecchia mulattiera. Si prosegue lungo la mulattiera, in mezzo a vegetazione arborea anche di alto fusto; in circa un quarto d'ora si raggiunge malga Frino, dove vi sono alcune baite di malga ormai quasi diroccate.
Qui ci sono gli alberi più famosi della Val Malga: una decina di esemplari di abete rosso, tra i più vecchi e spettacolari, considerati monumenti regionali e collocati a pochi metri dalle baite, quasi a segnare il limite ultimo della vegetazione d’alto fusto; poco più avanti si incontra un enorme masso erratico sul quale è stata posta una statua mariana. A malga Frino termina anche la mulattiera e si prosegue lungo uno stretto sentiero, abbastanza agevole e visibile, tranne qualche tratto in cui, dopo gli eventi alluvionali del 1987, si interseca col torrente; è comunque ben segnalato. Dopo una decina di minuti di percorso, il sentiero abbandona sulla sinistra il torrente e si inerpica sul pendio alla nostra destra: è il tratto nuovo tracciato dopo l'alluvione del luglio-agosto 1987; sale prima abbastanza ripido, quindi, dopo alcuni tornanti, si sposta a sinistra con un tratto pianeggiante, e quando rincomincia a salire di nuovo si raccorda finalmente con il vecchio tracciato. Si riprende quindi a salire decisamente sul tracciato definito "le scale del Miller", attraverso ripidi e ripetuti tornanti nel sentiero tutto a gradoni, incastonato tra lo sperone che delimita il torrente e la ripida roccia sulla nostra destra. Il sentiero prosegue in questo modo fino a che si raggiunge la sommità del gradone glaciale, a quota circa 2000 m; a questo punto si sbuca improvvisamente nella parte meno ripida della valle del Miller; si prosegue al limite del gradone, dove in basso scorre il torrente, mantenendosi su dossi e rocce montonate. Poco più avanti si incontra, sulla nostra destra, un grande crocifisso ligneo; proseguendo si raggiunge il bivio del sentiero che porta al passo del Coppo, a malga Casentia di Saviore, (sentiero Segnavia n° 86) oppure, scendendo subito dopo il passo, a malga Macesso di sopra in val Salarno. A questo bivio noi proseguiamo sulla nostra destra per il sentiero Segnavia n° 86, che nel primo tratto non sempre è ben segnalato e visibile; si sale lungo il pendio, prima in diagonale verso valle, quindi si segue la base dello sperone di roccia che scende verso le scale del Miller. All'inizio del gradone glaciale si devia a destra, il sentiero a questo punto è abbastanza visibile, scavalca un modesto spartiacque, oltre il quale si gode di una vista panoramica su tutta la val Malga, quindi sale per la massima pendenza, e poi, deviando verso sinistra, passa sotto la cima del Coppo e si dirige verso il passo.
La vista sulla val Salarno, dalla conca del lago Gana a quella del lago di Bos, ci compensano della fatica fatta per raggiungere il passo.