Autore: 

Maurizio Giordani

Collana: 

Luoghi Verticali

Anno di pubblicazione: 

2007

Lingua: 

Italiano

N° Pagine: 

287

Prezzo: 

27.50€

La collana Luoghi Verticali si arricchisce di un ulteriore lavoro certosino: la catalogazione delle 180 vie presenti sulla celeberrima parete sud della Marmolada.
Si tratta del terzo tentativo di un simile lavoro. Quello precedente, Parete d’argento, data 1987 ed è a firma dello stesso autore.

Lo schema proposto si basa sulla fotografia quanto più dettagliata della porzione di roccia corrispondente alla via di salita. Su di essa vengono tracciate le linee corrispondenti ed individuate le soste. Un ulteriore disegno tecnico accompagna poi il consueto commento relativo all’apertura della via, alla sua bellezza, alla qualità della roccia ecc…
Ma l’originalità di Maurizio Giordani ed il suo amore per la sua montagna di casa si legge nei brevi racconti che accompagnano le relazioni: ricordi, aneddoti, piccole storie che danno dei volti, dei nomi e soprattutto dei sentimenti ai protagonisti delle ascensioni su una delle pareti più frequentate dell’arco alpino.
Marmolada – parete sud non è dunque solo una guida tecnica, pur accurata e sicuramente indispensabile per chiunque voglia cimentarsi su quella parete, ma è anche un vero e proprio pezzo del grande mosaico della letteratura alpina.

Nota biografica sull’autore

Maurizio Giordani è nato a Rovereto (TN) nel 1959. E’ membro del CAAI, del GHM e di Mountain Wilderness. E’ anche guida alpina dal 1989.
Collabora con ditte specializzate nel settore montagna sia come agente di commercio che come sperimentatore di nuovi materiali. Svolge saltuariamente anche l’attività di conferenziere sul tema dell’alpinismo.
Ha pubblicato tre libri tutti sulla Marmolada. Il primo, Sogno di pietra, è un testo di storia dell’alpinismo. Il secondo, Parete d’argento, costituisce il primo tentativo di guida tascabile alle vie di roccia della sud della Marmolada.
Il suo curriculum di scalatore consta di oltre 50 spedizioni nel mondo intero, l’apertura di un centinaio di nuove vie, decine di prime invernali e solitarie, ma lui ama ricordare soprattutto le solitarie al “Pesce”, “Tempi moderni” e “Supermatita” su quella parete di cui risulta essere il maggior conoscitore esistente.