Falco d'Argento

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Ritratto di maurizio
maurizio

Si tratta di letture per l'infanzia scritte da un autore che ha già inaugurato l'ottavo decennio della propria vita con evidenti (ed invidiabili) lucidità e sensibilità!

L'intento non è quello di creare un capolavoro letterario, ma di attirare l'attenzione e l'amore dei più piccini per un ambiente, quello della Montagna, che spesso è vissuto superficialmente anche dai loro stessi genitori. Se è vero che Nani, Fate e Maghi sono personaggi fantastici, altrettanto vero è che i nostri boschi sono un pullulare di vita, dal sottosuolo alla cima degli alberi (e oltre). Creature visibili e meno visibili si aggirano intorno a noi, che magari ne ignoriamo persino l'esistenza. C'è sicuramente chi ci osserva passeggiare, e chi, quanto meno, percepisce la nostra presenza. In questo senso i boschi, i laghi e le valli di montagna sono luoghi incantati e, per chi li sa osservare, incantatori.
«A poco a poco la bimba imparò a conoscere il linguaggio degli alberi e delle bestie; bastava un poco di vento tra i rami perché essa sdraiata su un prato, guardando il cielo azzurro e i giochi delle ombre, passasse ore felici. Quando la tempesta ed il tuono rimbombavano di valle in valle, felice gridava insieme col vento parole di gioia e si sentiva forte e sicura».
Perché questi luoghi possano restare così meravigliosi, bisogna che siano protetti dalle forze del male: da chi insomma li vuole sfruttare per il proprio tornaconto, saccheggiando risorse naturali non rinnovabili.
Un tempo c'era Mago Alpino con tutti i suoi amici a formare un invalicabile baluardo contro le trame dell'Imperatore e dei suoi cattivi vassalli. In futuro, invece, dovranno esserci i piccoli lettori di queste fiabe, perché solo imparando da giovanissimi ad appartenere ad un grande insieme, si potrà sviluppare in loro una coscienza di persona adulta impegnata a preservare il mondo ricevuto in eredità e, per quanto possibile, a migliorarlo.
A chiudere il libretto (109 pagine che i “grandi” leggono d'un fiato) una frase che non è solo ad effetto: «Se avete un Papà ed una Mamma che vi portano in montagna siete molto fortunati. Andate con loro per i boschi e se farete due o tre volte lo stesso sentiero posate la mano sugli alberi che lo fiancheggiano: vi accorgerete che vi riconoscono e sono contenti».
Non so spiegare il perché, ma credo anch'io che sia vero.