Bec du Pio Merlo

Ritratto di giancarloberetta
giancarloberetta
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Difficoltà: 
T2
Quota di partenza: 
2 100 m
Quota di arrivo: 
2 620 m
Dislivello: 
520 m
Lunghezza*: 
4.40 km
Tempo di salita o complessivo*: 
1h30'
Tempo di discesa: 
1h00'

Introduzione

Gita corta che conduce ad un punto di vista privilegiato per chi vuole godere dell’ampio panorama della catena montuosa che parte dal Breithorn e giunge alla Punta Tsan. Si può inoltre osservare, con l’ausilio di una cartina, l’ubicazione di tutti i rifugi e bivacchi dal Furggen allo Château des Dames. Indispensabile, inutile dirlo, un buon binocolo!

Descrizione

Dalla strada si diparte a destra, salendo, un evidente sentiero col bollo giallo recante il numero (17) che con una svolta a sinistra ed un’altra a destra sale con un’agevole mulattiera che si congiunge poco sopra con una larga pista da sci. Si gira a destra, segnavia sulle rocce di fronte, salendo un tratto abbastanza ripido e si giunge ad un bivio sulla pista da sci da cui si ha proprio di fronte la vista della nostra meta; si prosegue sulla destra per arrivare ad una traccia di strada poderale che si segue sempre sulla destra e si raggiunge una piccola insellatura con la traccia che prosegue ora a sinistra (segnavia su blocchi di cemento di un vecchio impianto di risalita). Si arriva ad un successivo bivio (segnavia su di un sasso a terra) e si svolta a destra per indirizzarsi verso una vecchia poderale che sale con ampi tornanti ed arriva ad intersecare una piccola ferrovia. Questa, ormai in disuso da parecchi anni, fu costruita tra le due guerre mondiali, quando ancora non esisteva la strada per Cervinia, dalla società Breda e servì per il trasporto dei materiali da costruzione e di manutenzione della diga del lago Goillet: partiva dalla frazione di Maen, sotto Valtournenche, per arrivare alla centrale di Perrères e da qui al lago. Si oltrepassa la ferrovia in senso perpendicolare e, prima di arrivare nelle vicinanze dell’arrivo di una seggiovia, si devia a destra verso un piccolo traliccio dell’alta tensione e, subito alla destra di questo, inizia il sentiero che conduce alla vetta. Si sale per un breve tratto su erba e poi la traccia, salendo più ripidamente, percorre la pietraia sottostante la cima con itinerario sempre evidente e segnalato, si giunge ad un piccolo colletto e, a pochi metri sulla destra si trova la croce della vetta.
Il ritorno si svolge ripercorrendo l’itinerario di salita.

Informazioni generali

Via:
Segnavia: -
Tipologia percorso: a/r
Periodo consigliato: giugno, luglio, agosto, settembre
Pericolo Oggettivo:
Esposizione al sole:
Tratti esposti:

Riferimenti bibliografici

Accesso stradale

Galleria fotografica

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