Colori d'autunno: da Camorino a Lugano

Ritratto di UpTheHill
UpTheHill
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Data rilievo: 
31/10/2009
Quota di partenza: 
920 m
Quota di arrivo: 
280 m
Dislivello: 
1 718 m
Lunghezza*: 
25.50 km

Me la sono preparata per due mesi, me la sono già gustata con gli occhi della mente cento volte, colori d'autunno e boschi, boschi, boschi.

Prendo la teleferica a Camorino alle 8:00, risparmiando 700 metri di dislivello e un buon due ore di salita. La meteo aveva dato bello, con temperature in basso attorno ai 17° fino al giorno prima. Venerdi, verso le 16:30, si alza il vento e il cielo si rannuvola. Salendo maledico la nebbia nella quale entro. Arrivo a Croveggia, e inizio la salita verso Pian Grande, e mi ricredo. La nebbia rende il bosco incantanto. Sono solo, in tutto incontrerò un gruppo di tre e un gruppo di due mountain-biker fino a Bigorio. Passo boschi di faggi, boschi di betulle, zone con larici, castagni in basso, e di nuovo faggi, betulle. Colori splendidi durante tutto il percorso, il silenzio, la nebbia che ti fa centellinare il percorso, scoprendolo poco a poco, invece di vedere tutto già da lontano.

Sopra Pian Grande, verso la Cremorasco, circa 400 metri di sentiero un po' aereo, neanche difficile, se non fosse per la foglia che arriva a metà polpaccio, e non si vede dove si mette il piede. Il sentiero è stretto stretto, devo andare con cautela. Poi, passato un riale, si apre, e da lì in avanti è tutta goduria pura.

Il sacco pesantotto, con panini, carne secca, acqua, banana, frutta secca, cioccolata, cornetti, coltello da marinaio, cartine, guanti termici, guanti impermeabili, berretta, pila frontale, pila led, scaldini per le mani e per i piedi (beh, questi sono leggeri), secondo obiettivo (qualcuno si starà scompisciando), insomma, saranno un bel po' di chili, ma tanto li porto io, mica tu... :-)

Arrivo a Isone alle 11:00, pausa caffé, poi via verso Gola di Lago, in parte su prati, in parte nel bosco. All'alpe Santa Maria mi fermo per il pranzo, un cagnolino diffidente mi fa compagnia, e non disdegna di prendere due fette di carne secca. Poi riparto restando alto sopra la Capriasca, passo sotto il monte Bigorio, e arrivo al convento Santa Maria (frati Capuccini) del Bigorio. Da qui discesa su Bigorio, pausa caffé. Fino a qui tutto su sentieri, 5 persone, e bosco a perdita d'occhio. Purtroppo adesso la musica cambia.

Discesa a Sala Capriasca, c'è ancora sentiero, poi via verso Ponte Capriasca, Origlio, giro del lago di Origlio, per lo più su asfalto. Le gambe vanno ancora come stantuffi di locomotiva. Uscendo da Origlio, misuratore di velocità (quelli senza foto-multa). Passano tre auto in sequenza, leggo 53, 56, 48, 7. Sette? Ha misurato la mia velocità :-) Torno indietro di 40 metri, mi preparo con la macchina fotografica, mi rimetto a camminare verso il radar, e immortalo la mia misura!!!

Salita su stradina pedonale verso Comano, poi di nuovo asfalto verso Porza, e discesa tutta su asfalto fino allo stadio di Cornaredo. Il sole è già tramontato, mi sono pappato 25 Km (40 Km di sforzo) di pura goduria trekkistica. Le gambe non risentono dell'escursione (domenica mi sono poi fatto un altro due orette tanto per divertirmi, sti cinquantenni del giorno d'oggi :-)

Da rifare con Rita fino al Bigorio, troppo bello, mi sono innamorato.

Descrizione completa dell'escursione con mappa, foto e testo.

E qui qualcosa di un po' poetico, nato durante l'escursione...

PS: avevo dimenticato di regolare l'orologio della macchina fotografica: tutte le foto indicano l'ora legale :-(