Capella di Flua

Ritratto di maria grazia s
maria grazia s
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Quota di partenza: 
1 497 m
Quota di arrivo: 
1 850 m
Dislivello: 
353 m
Tempo di salita o complessivo*: 
1h30'
Tempo di discesa: 
2h30'

Introduzione

I Walser
Nonostante le differenze tra le varie comunità Walser, ulteriormente accentuate dalle migrazioni, le loro tradizioni hanno mantenuto una certa unità. Il villaggio era il centro della loro vita, il luogo dove avevano vissuto gli antenati, costruito da loro, il luogo dove viveva la famiglia, e la famiglia era parte del villaggio. Le loro abitazioni erano a due o tre piani, costruite con tronchi sovrapposti e uniti ad incastro, circondate da balconi coperti, perché nonostante il clima piovoso ci si potesse muovere senza bagnarsi e si potessero far essiccare i prodotti dell'agricoltura all'asciutto. La pianta era quadrata, comprendeva una stalla, il fienile soprastante, la parte abitativa.
Gli abitanti erano molto legati, si aiutavano reciprocamente, le porte delle case erano aperte agli altri, tutti i componenti delle famiglie partecipavano alla vita comune impegnandosi anche in attività utili alla comunità, come la manutenzione dei sentieri, dei pascoli, delle opere idrauliche, e poi aiutandosi l'un l'altro nella cura degli anziani e degli ammalati, utilizzando medicamenti ricavati dalle erbe medicinali.
Il patrimonio legato agli eventi della vita dei Walser è andato in parte perduto, e solo grazie ai ricordi delle persone più anziane si è potuto conservare la memoria di certe tradizioni. Ad Alagna le feste si celebravano tra dicembre e marzo, mesi in cui il lavoro in campagna veniva meno per via della stagione invernale. In questo periodo i giovani si incontravano e poi si sposavano. Alla festa partecipava tutto il villaggio, le giovani vestite di bianco, le spose di blu, le vedove di viola. Le feste religiose erano particolarmente sentite, durante la settimana Santa nessuno lavorava. La vita civile era strettamente legata a quella religiosa, la religione influenzava il comportamento umano dalla nascita alla morte, e la religiosità era vissuta in modo molto intenso. Nella parte alte della stube, stanza rivestita in legno dove c'era la stufa (stube, appunto) veniva lasciata una finestrella che veniva aperta quando un familiare moriva perché la sua anima potesse uscire, e che poi veniva subito richiusa, sul pane era impressa la croce in segno di ringraziamento, e vicino al letto c'era un'acquasantiera che conteneva acqua benedetta nella settimana santa, da usare quando si recitavano le preghiere.
I Walser arrivarono ad Alagna da Macugnaga attraverso il colle del Turlo, colonizzando Mud, Pedemonte e Oubre Rong, mentre l'alpe Otro fu occupata da coloni proveniente successivamente da Gressoney.

Descrizione

Dall'Acqua Bianca (1497m), così chiamata per via di una bellissima cascata, si sale lungo la mulattiera che porta al rifugio Barba Ferrero, seguendo il segnavia [7]. La mulattiera percorre un bel bosco di larici ed arriva ad una radura con diverse baite e segnali per altri itinerari; oltrepassiamo l'alpe Fum Bitz, e a questo punto il percorso si restringe e diviene sentiero, che sale prima dolcemente, fino lambire il Sesia, poi per un tratto su gradini, più ripido, fino ad arrivare alla cappelletta di Flua, una nicchia nella parete di un grosso pietrone (1850m, 1h20').
Il tempo della discesa è superiore a quello dell'andata perché all'andata la navetta porta all'Acqua Bianca, al ritorno si scende a piedi fino ai 1267m di Wold, fermandosi alle stazioni del Rosario.

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