Rassa

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maria
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Scheda informativa

Superficie: 43,27kmq
Altitudine: 917m
Maggior elevazione: Punta Lazouney (2579m)
Numero abitanti: 66
Nome in dialetto: Ratsa
Nome abitanti: rassesi
Santo Patrono: Santa Croce (3 maggio)
Sito internet: www.rassavalsesia.com
Webcam:
Comuni confinanti: Andorno Micca, Campertogno, Gaby, Gressoney-Saint-Jean, Pettinengo, Piode, Riva Valdobbia, Selve Marcone, Tavigliano
Villaggi e frazioni:
Alpeggi:

Descrizione

Rassa è un piccolo paese Walser che sorge alla confluenza di due valli, la val Sorba e la val Gronda dove i due torrenti omonimi si uniscono. La sua popolazione nel 2001 era di 71 abitanti, nel 1881, di 699.
La chiesa parrocchiale fu costruita su di una precedente pieve del 1523. Il paesino è uno dei più graziosi e caratteristici della Valsesia, ed ha saputo conservare integre le caratteristiche delle sue case Walser; i suoi abitanti sono chiamanti i "tremendi", forse per il carattere forte della popolazione. Notevoli i due ponti ad arco in pietra e la segheria alimentata dalle acque del torrente Sorba. Intorno a Rassa, nei boschi, si trovano parecchie carbonaie, che in passato facevano fronte al fabbisogno della vallata; sopra il Massaro poi, c'è una cava di marmo purissimo, migliore di quello di Candoglia, ancora oggi usato per la fabbrica del Duomo di Milano; nei secoli passati fu utilizzato anche il marmo di Rassa, ma lo sfruttamento di questa cava venne abbandonato per via dei costi proibitivi di trasporto del materiale e per le difficoltà collegate. I blocchi venivano tagliati nella stagione estiva, lasciati in loco e portati a valle d'inverno con le slitte sulla neve (come le beole per i tetti, prelevate da un'altra cava). Proprio questa vena di marmo ha reso possibile la crescita in Val Sorba della paeonia officinalis, che si sviluppa appunto lungo i bianchi detriti della cava di marmo, insieme a mughetti e ad Iris di montagna. Le peonie hanno un colore rosaceo bellissimo, e spuntano tra le pietre, qui non ci sono alberi come a Perloz. Suggerisco di effettuare questo giro per andare a vedere la fioritura di questa meraviglia. Il territorio di Rassa, intorno al 1300, fu teatro di alcune vicende collegate a Frà Dolcino, e la memoria delle sue gesta sopravvive ancor oggi nei racconti della popolazione.

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