Il Tracciolino

Ritratto di Cai56
Cai56
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Data rilievo: 
22/01/2012
Quota di partenza: 
200 m
Quota di arrivo: 
905 m
Dislivello: 
705 m

INTRODUZIONE
Il Tracciolino è il classico e ben noto viottolo pianeggiante che unisce, con percorso caratteristico vario e panoramico, gli impianti idroelettrici della Valle dei Ratti a quelli della Val Codera. Questa gita è pensata per conoscere due accessi insoliti, risalenti agli anni 1930 all'epoca di inizio lavori: la via di salita è tuttora in uso come percorso diretto da Verceia agli alpeggi del versante meridionale della Valle dei Ratti; al contrario, il sentiero di discesa, capolavoro di ricerca del passaggio in zone molto impervie, è in condizioni di avanzato degrado: l'invasione da parte della vegetazione e l'erosione per il passaggio di ungulati lo rendono talora di difficile riconoscimento e spesso di arduo percorso.
Da considerare con attenzione - in autunno e inverno - la considerevole massa di foglie secche che occulta il sentiero in modo insidioso: usare ulteriore prudenza nei tratti esposti.

DESCRIZIONE
Dal piccolo parcheggio di Via del Mulino 200m si imbocca la mulattiera segnalata e, fra le case, si raggiunge una fontana: la mulattiera prosegue a destra e subito entra nel castagneto. Alcuni regolari tornanti e si raggiunge un bivio pochi metri sotto una strada asfaltata nei pressi dei Crotti di Sceglio in Contrada Zocche 400m. Si prende a sinistra e si inizia un lungo traverso - ascendente a tratti - che si addentra in Valle dei Ratti. La mulattiera, talora protetta da corrimano a valle, oltrepassa una galleria paramassi e guada le poche acque della Val Priasca; aggirati alcuni valloni secondari, affianca i resti di una teleferica e, nei pressi di una baita con faggio monumentale, raggiunge uno snodo di sentieri. Si sceglie il ramo di sinistra che, in breve, scende nel fondovalle in corrispondenza del camminamento superiore della Diga di Moledana 905m: raggiunto l'altro versante si inizia in galleria il cammino sul Tracciolino. Seguendo i binari si oltrepassano nell'ordine il bivio a destra per Frasnedo e l'alta valle, la casa del guardiano e la stazione intermedia della teleferica da Verceia, e alcuni ponti in ferro, fino ad arrivare al bivio principale del Tracciolino: si lascia a destra la lunghissima galleria per san Giorgio e la Val Codera scegliendo la via di sinistra. In poche centinaia di metri i binari raggiungono il capolinea, un piazzale - panoramicissimo sul sottostante Lago di Mezzola - alla convergenza con il piano inclinato della condotta della centrale di Campo Mezzola. Il sentiero di discesa, ben individuabile sotto l'ultima arcata della funicolare di servizio, parte molto ripido nella boscaglia che interseca la parete rocciosa (molto esposto !!): percorrendo boschetti sospesi, cenge e terrazzi erbosi, la traccia si porta in una zona meno ripida, dove si riconoscono le originali strutture a secco di sostegno del passaggio. Una particolare estensione di eriche arboree precede un ponticello di attraversamento della condotta e un dosso di vecchio rimboschimento con specie esotiche (pini himalayani e querce rosse americane). La mulattiera, ormai molto comoda, dopo aver affiancato una vecchia cava di granito, raggiunge un gruppo di crotti al confine con prime case di Campo Mezzola. Da qui si scende ad attraversare la statale e si raggiunge un tratto di strada dismessa sulla riva del lago; la si percorre verso sinistra fino a raggiungere l'abitato di Verceia: le indicazioni per l'Hotel Saligari conducono al punto di partenza.